una pagina che non appartiene a nessuno…

Disegnando…

Oggi disegno perché mi sento di disegnare,
poggio la matita nel mio foglio bianco
e mi lascio trasportare…
Inizio a disegnare la mia casa,
sempre piaciuta e sempre odiata.
Ci aggiungo un orologio indietro,
segna le 11.45,
un bicchiere vuoto sporco di vino
sopra un tavolo sporco di cenere sparsa.

Ci metto una cassettiera piena di sogni
e un armadio pieno di scheletri,
ci aggiungo un treno in partenza
parte al binario 4,
diretto ovunque ma lontano da qui.

Ci aggiungo un letto sporco di tutte le voglie,
un altalena alta almeno 5, una spinta dura 15 min…
Però sento che manca qualcosa,
qualcosa che non riesco a capire…

Chiudo gli occhi e continuo…
Disegno una chitarra con un manico lunghissimo,
pronta per essere suonata dal novello chitarrista.
Ci disegno un fuoco immortale,
sempre scoppiettante e vivace.
Ci aggiungo un uomo senza peli che ride, il mio incubo,
dopo di che ci aggiungo una valigia pronta all’uso…

Alzo il foglio e lo scruto un po’…
Non riesco proprio a capire cosa manca…

Aggiungo un sigaro sul posacenere,
il posacenere è vuoto, il vento si è portato via tutto…
Un cappello sotto il letto
ed un gatto nero di nome Fortunata
ed uno specchio rotto dalla rabbia del riflesso,
stufo di riflettere sempre su quel vaso caduto.

Alzo il foglio e lo osservo
per altri cinque, forse anche dieci minuti
e solo ora mi accorgo di cosa manca…
Qualsiasi cosa io aggiunga al disegno
mancherà sempre un quarto a mezzodì!

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